Cosa fare ADESSO?

NOTA:
questa pagina verrà aggiornata nel corso del tempo, in modo da costituire una guida 
il più possibile attuale per i soci prestatori delle "Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli": per sapere in qualsiasi momento cosa prevedibilmente succederà, cosa c'è eventualmente da fare e, anche, cosa NON fare.
(ultimo aggiornamento: 11 maggio 2015)

Ultimi avvenimenti:

16 marzo 2015: è stato depositato in Tribunale il piano e il programma concordatario
20 marzo 2015: il Tribunale di Trieste ha ammesso Cooperative Operaie alla procedura di concordato preventivo.
7 maggio 2015: adunanza dei Creditori al PalaTrieste


Cosa succederà adesso:

In un termine non ben definito il Tribunale "omologa" (ovvero approva) formalmente il Concordato, e possono cominciare le operazioni di liquidazione e pagamento.
Se non ci sono opposizioni, questo termine dovrebbe essere di pochi giorni.
Se invece ci sono opposizioni, il termine si può allungare anche di parecchi mesi.

18 giugno 2015: data ultima per l'invio, da parte di ogni socio prestatore, della richiesta di escussione della fideiussione a Banca Generali.
Il fac-simile della richiesta è già stato inviato dall'Amministratore Giudiziario ad ogni creditore assieme alla lettera di convocazione all'adunanza del 7 maggio.
Per l'invio della richiesta di escussione a mezzo Posta Elettronica Certificata, abbiamo scritto una specifica guida.

Cosa fare (e cosa non fare) ADESSO?


  • il tuo indirizzo che risulta negli archivi delle Cooperative operaie è aggiornato?
    Puoi verificarlo anche semplicemente chiedendo a qualsiasi punto vendita che abbia un servizio soci (p.es. quello delle Torri d'Europa).
    Se il tuo indirizzo è cambiato, aggiornalo.
    (nota: l'indirizzo segnato sul libretto NON HA IMPORTANZA! Quello non viene MAI aggiornato. Conta l'indirizzo presente negli archivi delle Cooperative Operaie).
  • non dare ancora alcun incarico ad un avvocato
    In questa fase è del tutto inutile.
    però, è il momento di cominciare a pensarci, e coordinarsi.
    Un'azione giudiziaria contro i responsabili (in parte ancora da individuare) è da prendere seriamente in considerazione, o addirittura doverosa. Però, a causa degli elevati costi, non è un'azione a portata del singolo. E' indispensabile coordinarsi tra più soci prestatori, in modo da costituire una "massa critica" e poter sostenere assieme i costi (o, meglio, l'investimento) necessario.
    A questo proposito puoi partecipare all'apposito gruppo Facebook, dove si stanno appunto studiando e valutando i termini delle possibili azioni.
    Oppure scrivi a salvagentecoop@gmail.com : ti terremo informato a questo riguardo.
     
  • mantieniti aggiornato ed informato
    Segnala qui a destra il tuo indirizzo email: riceverai direttamente per email ogni nostro nuovo aggiornamento. 




4 commenti:

  1. Molto chiaro ed utile! Se ne servirà di sicuro anche Consoli

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  2. Ho trovato su Facebook un post in cui si indicava l'indirizzo PEC di Banca Generali a cui rivolgersi per inviare la lettera di escussione. Lo riporto perchè ho visto in una pagina del sito dove si faceva riferimento al fatto che non si era a conoscenza della casella di posta di Banca Generali
    Riporto il testo del post:
    Comunicazione del dott Giovanni Antonio Forner, funzionario di Banca Generali, sede di Milano (13 aprile, ore 10:45):
    E' possibile inviare la richiesta di escussione della fideiussione ANCHE tramite PEC, all'indirizzo: direzionecrediti@PEC.bancagenerali.it con lettera allegata e firmata.

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