Ai lettori del Blog,
innanzitutto ci scusiamo per il ritardo dell’aggiornamento.
C’è stata l’assemblea al PalaTrieste e la votazione del
piano concordatario. In quell’occasione ci siamo presentati pubblicamente. Come potete
vedere sul volantino che riportiamo, nostra volontà è perseguire le
responsabilità con una o più azioni legali che ci permetterebbero di recuperare
la “parte mancante” (attorno al 20% dei depositi). Ci è d’obbligo osservare che
sinora ci sono solo due indagati (Marchetti e Seghene)
nonostante le indagini siano partite all’inizio del
2012, e che questi due continuano a circolare beatamente sereni. E gli altri, i
tanti altri corresponsabili ai vari livelli? La sfangheranno tutti?
E’ perciò che auspichiamo una reazione alla serie di
mancanze, connivenze, complicità, reati impuniti che hanno concorso
nell’affondare in via definitiva le Cooperative Operaie di Trieste.
Azione legale: come farla e se farla. Ovviamente una
cospicua partecipazione ci permetterebbe di rendere l’azione alla portata di
molti e con un rischio economico basso. Se in pochi, le possibilità e le
convenienze si ridurrebbero proporzionalmente. Anche l’impatto mediatico
sarebbe più forte in caso di centinaia di cause in piedi. Gli effetti si sommerebbero poi a quelli dei
soci delle Cooperative Carniche che si sono già bene organizzati e sono guidati
da un avvocato che si è dimostrato sinora molto in gamba nel gestire la loro
pesantissima situazione (e con cui siamo in contatto). Già abbiamo consultato alcuni studi legali e chi ne sia interessato può leggere i relativi brevi resoconti sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/groups/1572963996254625/ (vi si accede su richiesta).
PS A Trieste una assistenza e rappresentanza in via stragiudiziale
per i “prestatori d’opera” (così definiti dal Prof Lolli) è stata accettata dallo studio Alberti Maffei di
Bologna. Tale assistenza, con la votazione del concordato, è terminata. Non è
finora stato pubblicamente chiarito che vantaggi abbia portato a chi vi ha
aderito.
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