domenica 22 marzo 2015

Come scegliere l'avvocato



Come scegliere l'avvocato giusto per le vostre esigenze

Annabella Abbondante 

Annabella Abbondante è un giudice civile. Sulla sua pagina [...] troverete consigli pratici e di buon senso, e perchè no? anche di diritto (assolutamente gratuiti) per cercare di sopravvivere nelle aule dei Tribunali Italiani.....

 
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Autoritratto

Un avvocato del luogo. Per una difesa legale più efficace è meglio se l’avvocato che scegliete è ben inserito nella zona in cui è necessaria la rappresentanza legale .E’ sempre meglio perciò scegliere un avvocato del luogo in cui si deve intraprendere il giudizio perché conosce bene le prassi di quel tribunale, si sa muove in cancelleria, sa a chi e come chiedere le informazioni. Inoltre probabilmente è a conoscenza della “giurisprudenza” del tribunale, cioè sa come di solito decide il tribunale su certe questioni. 
Un po’ di esperienza non guasta. Gli anni di esperienza di un avvocato sono un criterio importante, da non trascurare. L’avvocato non è solo un bravo giurista, uno che conosce bene le norme di riferimento, ma deve anche aver esperienza pratica del diritto. A volte quando si cerca un professionista, l’età è un fattore determinante. Tuttavia, questo non è necessariamente un buon indicatore dell’esperienza di un avvocato o delle sue capacità. A volte un giovane avvocato che sta cercando di farsi un nome lavorerà di più per vincere un caso e farà un ottimo lavoro per i suoi clienti.. Un avvocato molto quotato, con uno studio ben avviato nel settore che vi interessa sicuramente avrà una grande esperienza, e vi assicura una approfondita conoscenza della materia ed una alta qualità nella redazione degli atti, ma probabilmente avrà minore disponibilità di tempo per il vostro caso. 
Probabilmente la scelta intermedia è quella più ragionevole. Scegliere lo studio ben avviato, ma farsi seguire non dall’avvocato anziano di quello studio, ma da uno dei suoi collaboratori. Così potrete usufruire dell’esperienza dello studio e della maggiore disponibilità dovuta all’entusiasmo della giovane età ed alla voglia di farsi strada del giovane avvocato. 
Un altro aspetto veramente rilevante è la conoscenza specifica della materia di cui dovrà occuparsi. Molti sono convinti che un avvocato, come del resto un giudice in quanto laureato in legge debba e possa conoscere tutto lo scibile del diritto. Ma si tratta di una falsa convinzione. Personalmente provo un sacro terrore quando un amico mi si rivolge con la fatidica frase: “Annabella, posso farti una domanda di diritto?”.Di solito trattasi di questione complicatissima in cui entrano in gioco leggi speciali sconosciutissime, ed io ovviamente non so rispondere, così su due piedi, e mi limito a bofonchiare quale ragionevole considerazione generica basata sui principi di diritto.Non credo che per un avvocato sia molto diverso. In prima battuta nessun giurista ha la soluzione in tasca, credetemi. Bisogna prima studiare il caso. 
Vi lancio allora questo importante indizio per individuare il vostro avvocato. Se l’avvocato subito dopo avere sentito la vostra storia non ha nessuna esitazione ad accettare l’incarico, senza neppure darsi il tempo di studiare la questione, allora desistete. E’ con ogni probabilità un venditore di fumo. 
Un buon avvocato infatti vi dirà che prima di darvi un parere e ancor prima di accettare l'incarico deve prima "studiarsi le carte". E’ importate che sappiate che il diritto civile, quello che interessa a tutti noi comuni cittadini che in tribunale ci andiamo per fare causa a qualcuno e non per subire un processo penale, si compone di numerose branche, dalla materia della famiglia (separazioni, divorzi, minori) a quella della contrattualistica, dal commerciale al societario. dal lavoro alle divisioni, e via dicendo. Ed ancora più specialistico è il settore del fallimentare e delle esecuzioni mobiliari e mobiliari. Si tratta di materie vastissime, alcune con riti speciali, leggi speciali in continua evoluzione. E nessuno può ritenersi specializzato ed esperto in ciascuna di esse. 
Soprattutto nei piccoli tribunali si incontrano moltissimi avvocati cosiddetti "generalisti", che al cliente assicurano la propria competenza su tutte le materie. Loro ne capiscono di tutto. Diffidate. Innanzi tutto dovete ben comprendere che il processo civile è un processo molto tecnico. Questo significa che aldilà delle ragioni che ognuno ritiene di avere, molto dipende da come tali ragioni vengono presentate, e come si muove l’avvocato nel processo. Un errore dell’avvocato nel processo civile, molto più che nel processo penale, può ben costare la causa. 
Questo dipende dal fatto che nel processo penale il PM ha comunque il dovere di chiedere l’assoluzione se non ha prove sufficienti, e se emergono elementi a favore dell’imputato ha il dovere di sottoporle all’attenzione del giudice. Ed è questo ciò che accade normalmente nei processi, al di là delle generiche e qualunquistiche convinzioni inculcate alla gente dopo anni di martellamento mediatico. (scusate la divagazione). Inoltre il tribunale ha il potere di disporre l’acquisizione delle prove anche di ufficio, se le ritiene indispensabili alla decisione. Questo significa che nel processo penale, anche se l’avvocato è tutto sommato scarso, i fatti possono entrare nel processo e valutati dal giudice anche senza l’iniziativa del vostro legale. E le valutazioni di diritto vengono fatte dal tribunale anche se il vostro avvocato non le ha evidenziate nella propria difesa. 
Il processo civile invece è un processo di parte. Questo significa che: se le circostanze di fatto su cui si basano le vostre ragioni per vincere la causa non vengono “introdotte nel giudizio” cioè materialmente scritte nelle memorie preparate dall’avvocato o indicate a verbale in udienza, non possono proprio essere prese in considerazione dal giudice per la propria decisione. E poi esistono dei termini ristretti per dirle, queste cose. Ed anche per indicare le prove per dimostrarle. In sostanza anche se il giudice capisce che voi avete ragione, se il vostro avvocato non si è mosso bene e per tempo perderete il processo. Chiaro? 
Se quindi dovete intraprendere una causa o dovete difendervi in un giudizio civile ed affini, la prima cosa che dovete fare è cercarvi un avvocato specialista della materia. Sembra una ovvietà ma non lo è. Spesso ci si rivolge semplicemente al parente, all'amico, al vicino di casa, all'avvocato del condominio. Perché ci è simpatico, perché è onesto, perché non ci fa pagare, perché semplicemente è l’unico che ci viene in mente. Nel migliore dei casi si ricorre ad un legale che vi ha assistito per questione del tutto diversa con buoni risultati. Ma anche in questo caso non si fa la scelta giusta. L’avvocato ripeto va selezionato sulla base della conoscenza specifica sulla materia. 
Per avere un nominativo di avvocato che opera nel circondario del tribunale del vostro luogo di residenza contattate il locale consiglio dell'ordine degli avvocati e fatevi dare l'elenco degli avvocati con le relative specializzazioni. In alternativa potrebbe essere un metodo pratico, molto efficace, quello di andare in tribunale ae chiedere informazioni direttamente in loco. Ma per conoscere veramente qual è la materia elettiva di un professionista, quella insomma che conosce veramente, è semplice: chiederlo a lui. Chiedetegli quante cause ha trattato in quella materia. Dopo tutto non lo state assumendo? Allora chiedetegli il curriculum! Chiedete ad esempio, se è possibile avere delle referenze da ex clienti e contattali se puoi. Non abbiate timore di offendere. Lui al contrario di voi sa bene che non è un demerito non conoscere tutto lo scibile del diritto. 
Se già avete un avvocato di fiducia, ma la causa non è nel suo campo, potete chiedere a lui di consigliarti un altro avvocato più esperto in quel settore. Ad esempio un avvocato divorzista potrebbe far riferimento a un buon avvocato immobiliarista e viceversa. 
Quanto mi costa una buona difesa. Sul punto voglio dirvi che gli avvocati più costosi non sono sempre i migliori e quelli che non fanno pagare un occhio della testa possono essere comunque molto preparati ed efficienti. Perciò non mi baserei sugli onorari che chiede, per valutare la professionalità e la preparazione di un professionista. Anzi. 
Ma ricordate che il mandato conferito ad un avvocato è un contratto “intuitu personae” cioè basato sulla fiducia che questo soggetto vi ispira. Non ignorate pertanto le prime impressioni e affidatevi anche al vostro istinto. Seduti davanti all’avvocato potenziale provate a capire se sembra realmente interessato al vostro caso. Se non vi siete sentite a vostro agio con l’avvocato che scelto non è un buon segno. In ogni caso se avete un minimo dubbio cercate un altro avvocato. E’ molto importante credere che il professionista che avete scelto lavorerà nel vostro interesse nel modo migliore. 
Dopo aver scelto l’avvocato più giusto per le vostre esigenze, assicuratevi di ottenere in anticipo quante più informazioni possibile sul costo e sulle opzioni di pagamento. Molte altre cose avrei da dire sull’argomento. E ve le racconterò nelle prossime pubblicazioni, affrontando le singole materie una alla volta.
 - http://annabella-abbondante.blogspot.it/ -

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