sabato 21 marzo 2015

Ulteriori osservazioni sul Concordato ammesso

Seguono i commenti di Fabio Franchi (anche questi "a caldo"):
1)      L’Amministatore giudiziario ha mantenuto la parola sui tempi e le percentuali in precedenza anticipati. I risultati – seppure parziali ed in attesa di essere esaminati nel dettaglio – sono buoni rispetto alle pessimistiche aspettative di molti (me compreso). Queste erano giustificate per esempio dal ritiro di due enti importanti 
- Friulia e MPS - dalla “cordata” ed alle dichiarazioni scoraggianti di Cattabiani, presidente di Coop Nordest, al giornalista di RAI2 (“siamo interessati solo ad alcuni immobili”).
2) Forse c'è lo zampino del "Sistema Coop" che magari partecipa, anche se in modo più o meno coperto.
3)      Per i risparmiatori, la prima tranche riguarderà il 60% circa del loro gruzzolo. Il resto sarà in relazione alle vendite di proprietà ed attività ancora all'asta, con tempi da stabilirsi. In altre parole, dopo la tranche del 60% sicuro a luglio, quella successiva sarà per forza di cose incerta nell’entità e nei tempi (Consoli presume il 21,38%)
4)      Stabilire la percentuale di restituzione al secondo decimale (81,38%) per delle stime di vendita, mi pare esprimere un grado di precisione del tutto irreale, essendo per definizione ancora ignoto.
5)      Ovvio: si dovrà discutere cosa si possa fare dal punto di vista legale, se convenga ed a chi. Certo farebbe dispiacere che i responsabili se la cavassero senza danni. Sarò curioso di sapere cosa suggerirà l’avvocato Maffei.
6)      Consoli è riuscito a raddrizzare una situazione che non era completamente disastrata, altrimenti neanche Superman avrebbe potuto ottenere risultati così rilevanti.
7)      Dal punto precedente si desume che nel 2012  l’iniziativa di Adeo Cernuta ed il suo Comitato per la salvezza delle Coop avrebbe potuto salvare le Cooperative stesse (e non solo un involucro svuotato), quando la situazione non era così deteriorata. Il grande risultato in termini di restituzione dei prestiti e mantenimento di posti di lavoro, rispetto al fallimento comporta lo smembramento della realtà triestina.
8)      Il vanto di Bolzonello e Cosolini, che si sarebbero tanto adoperati per la soluzione preparata da Consoli, non deve farci dimenticare che una soluzione molto più vantaggiosa e meno traumatica è stata da loro apertamente osteggiata negli anni scorsi.
9) Il problema burocratico se i soci prestatori debbano chiedere all'Amministratore Giudiziario o a Banca Generali l'escussione sembra risolta: bisognerà chiedere alle Generali. Questo è - per inciso - diverso da quanto mi ha personalmente detto uno degli estensori del Contratto di Fideiussione delle Generali (Giovanni Antonio Forner) più di una settimana fa, confermando quanto scritto dal giornalista de Il Piccolo Piero Rauber. Si metteranno d'accordo, sicuramente. Ma questo dimostra quanto l'interpretazione sia tutt'altro che ovvia.

1 commento:

  1. Aggiungo: l'esternazione di Cosolini di oggi che auspica (letteralmente) che il rimborso ai soci prestatori possa "crescere al di sopra dell'81,38% del piano concordatario" dimostra solo che non ha la minima idea di come funzioni la cosa.
    A meno che, ovviamente, non decida di pagare lui qualcosina di tasca sua per integrare quell'81,38% ... :D

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