sabato 21 marzo 2015

Il Concordato delle Cooperative Operaie: alcune domande e risposte a caldo

E' da poche ore che si ha notizia che le Cooperative Operaie sono state ammesse al concordato preventivo; non si sanno ancora i termini esatti del concordato (che scopriremo nei prossimi giorni), ma sui primi numeri di massima rilasciati dall'amministratore giudiziario già stanno piovendo molte domande.


Vediamo di rispondere almeno ad alcune.

Quanto verrà rimborsato ai soci prestatori?

L'81,38% del saldo risultante al 31/12/2014
Avete un saldo di 10.000 euro? Ve ne verranno restituiti 8.138

Quanto verrà rimborsato ai fornitori?

Il 73,40% del loro credito.

Quando ci saranno i rimborsi?

Verso giugno ci sarà una prima tranche di circa il 60% ai soci prestatori e del 50% ai fornitori.
Il resto in tempi successivi (presumibilmente alcuni mesi), via via che verranno completate le vendite di alcuni immobili e rami d'azienda.

Ed il 18,62% mancante? 

Il meccanismo del concordato preventivo è tombale: il debitore (Cooperative Operaie) propone al creditore (noi) una percentuale di rimborso.
Una volta accettato il concordato preventivo, con il pagamento di quella certa percentuale stabilita il debitore è completamente libero, ed il creditore non può più pretendere nulla.
Quindi, dalla Cooperative Operaie non otterremo mai neppure un centesimo in più del 81,38%

Ma magari nell'arco di uno o due anni riusciranno a vendere qualche altro immobile e recuperare altra liquidità...

Bene, tanto meglio per loro. Come abbiamo già detto, una volta pagato l'81,38% non dovranno pagare più nulla.

Ma non è giusto! Qualcuno DEVE pagare!

Oh si! Certo che non è giusto. Ma il mondo (e particolarmente l'italia) è piena di ingiustizie, ed è tutto sommato abbastanza singolare che qualcuno alla fine paghi effettivamente per queste.
Forse potremmo rendere questo caso la classica eccezione.
I soggetti che potrebbero venir chiamati a pagare il mancante (ed anche qualcosina di più) sono due:
- gli ex amministratori (colpevoli di aver mal amministrato l'azienda)
- la Regione Friuli Venezia Giulia, responsabile di non aver esercitato i suoi obblighi di vigilanza
Entrambi ovviamente strepitano la loro innocenza (avete presente la Serracchiani, che con la sua vocina stridula ha finto grande sdegno allorché in una mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti è stata richiamata chiaramente alle sue responsabilità?), ma ovviamente si tratta di dichiarazioni di principio: perché le ammettano, ci vorrebbe un'onestà intellettuale che oggi in Italia è rara.

Questi pagamenti sono sicuri?

Il 7 maggio ci sarà l'"adunanza dei creditori": si voterà a favore o contro questo piano.
Se, disgraziatamente, la maggioranza votasse "no", non si sa né quanto denaro si riuscirà a recuperare, né quando.
Due cose solo sono sicure: sicuramente si recupererà meno dell' 81,38%, e certamente in tempi MOLTO più lunghi di quelli prospettati dal concordato.


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